Come sgridare il cane? Ecco 3 consigli che puoi mettere in pratica subito
Come sgridare il cane? È necessario chiarire il “NO” e il “Basta”, associare alla comunicazione verbale anche una manuale e interrompere l’azione sbagliata in tempi brevi.
Quante volte hai sgridato il tuo cane nel tentativo di educarlo e quante volte, a distanza di poco tempo, ha commesso nuovamente le stesse azioni sbagliate?
Quante volte il tuo fedele amico ne ha combinata “una delle sue” e lo hai sgridato alzando la voce, senza ottenere il risultato sperato?
Probabilmente, questo accade perché non stai agendo nel modo corretto. Infatti, imparare a sgridare il proprio amico a quattro zampe nel modo giusto e con le corrette tecniche di educazione cinofila, ti permette di raggiungere ottimi risultati in poco tempo.
Come sgridare il cane: inizia a farlo a partire dai due mesi
È molto importante agire sul soggetto giovane. Infatti, una buona educazione impartita sui cuccioli faciliterà di gran lunga il lavoro e il rapporto con il nostro animale. È buona norma, partendo dai due-quattro mesi, iniziare a chiarire il concetto del “no” e il concetto del “basta”. Infatti, uno degli errori più comuni è quello di confondere i due comandi vocali. Il “no” deve equivalere a un’azione mai consentita, mentre il “basta” deve riferirsi a un’azione concessa ma che è ha un inizio e una fine.
Premiare il comportamento giusto
Un’altra azione da compiere quando sgridiamo il nostro amico a quattro zampe è quella di andare a premiare i comportamenti giusti. Ma, attenzione, è indispensabile utilizzare questa tecnica con consapevolezza e in momenti precisi, altrimenti si rischierà di ottenere il risultato opposto. Ad esempio, se il nostro cane abbaia in maniera esagerata e noi lo sgridiamo utilizzando il comando vocale “basta” e, subito dopo, lo premiamo con del cibo, il nostro amico peloso assocerà il cibo all’azione di abbaiare. Il risultato? Diventerà un’abitudine per lui ottenere la risorsa del cibo attraverso l’abbaiare e, successivamente, smettere di farlo.
Cosa bisogna fare quindi per interrompere l’azione sbagliata?
Associa anche una comunicazione manuale
È necessario sgridare il cane e affermare “basta” con convinzione, associando anche una comunicazione chiara manuale. Ad esempio, puoi utilizzare con delicatezza, una mano e interagire sul collo del cane quando l’errore è realmente importante. Attenzione, però, bisogna agire con cautela ed emulare i gesti educativi naturali della madre.
Agisci nel minor tempo possibile
Quando un cane adotta comportamenti sbagliati che dobbiamo modificare è fondamentale correggere l’azione nel minor tempo possibile, sgridandolo e associando un’azione manuale.
Attenzione, però: non significa picchiare il cane o adottare comportamenti aggressivi (come, ad esempio, utilizzare il giornale arrotolato o schiaffeggiarlo). Ricorda: il tuo amico a quattro zampe deve rispettarti non temerti! Questo perché in natura il leader capobranco non ricorre mai alla forza e alla violenza, in quanto non necessita di dimostrare nulla. Allo stesso modo il tuo cane deve riconoscerti come leader e rispettarti in maniera autonoma, senza avere paura dei tuoi comportamenti aggressivi.
Come sgridare il cane adulto?
Purtroppo, a differenza di un cucciolo, un soggetto adulto non è un libro bianco tutto da scrivere. Esso ha già iniziato a comprendere le dinamiche e a mettere in pratica comportamenti reiterati sbagliati. In questo caso ti consigliamo di non ricorrere al fai da te e di rivolgerti a professionisti del settore.
Rivolgendoti ad educatori cinofili professionisti potrai evitare i più comuni e frequenti errori. Qualche esempio? Il ricorrere all’isolamento sociale in maniera non corretta e aumentare le problematiche del tuo amico a quattro zampe (stati d’ansia e di nervosismo etc). Un valido consiglio da mettere in pratica anche in presenza di un soggetto adulto è far sfogare il cane: questa è un’azione che ti aiuterà nell’educazione generale e nel rapporto con il tuo fedele amico.
In presenza di un cane adulto, per il conduttore, risulta molto difficile spezzare il circolo vizioso delle abitudini ormai radicate nel cane. Ed è per questo che un professionista può fare davvero la differenza.

Sono entrato nel mondo della cinofilia all’età di 16 anni e pian piano ho fatto della mia passione il mio lavoro. Svolgo attività di educazione/rieducazione comportamentale fornendo solide basi di addestramento alle famiglie .Sono un addestratore cinofilo Enci su suolo nazionale e formatore cinofilo certificato Fcc, nazionale ed internazionale.