Introdurre un cane in casa con gatti: ecco cosa c’è da sapere
Quando in casa si convive già con qualche animale domestico potrebbe risultare difficile inserirne un altro all’interno dell’ambiente domestico.
In particolare, l’inserimento di un cane in una dimora in cui già è presente un gatto o, di contro, l’inserimento di un gatto in un ambiente dove già è inserito un cane, sono operazioni che vanno gestite con molta cautela.
Inserimento di un gatto in una casa dove è già presente un cane
Quasi sempre una delle situazioni più problematiche si verifica quando un gatto viene introdotto in una casa dove è già presente un cane.
Perché?
Semplicemente perché il cane è un animale estremamente territoriale e possiede un istinto predatorio innato. Soprattutto, se siamo in presenza di un cane giovane, potrebbe accadere che esso sfoghi il suo istinto predatorio su questo nuovo animale domestico che sta occupando quello che, fino ad ora, è stato anche il suo territorio.
Queste spiacevoli circostanze si verificano soprattutto quando non siamo stati in grado di stabilire un sistema di regole ben precise a monte, che è lo stesso che andremo ad adottare anche per l’inserimento del gatto.
Rivolgersi ad educatori esperti in questo caso può fare la differenza. Infatti, seguire un percorso strutturato “step by step” ti permette di stabilire l’ordine gerarchico e un sistema di regole tali per cui il cane non percepirà il nuovo arrivato (il gatto) come un intruso o una minaccia, perché si fida di te in quanto leader.
È importante fare un inserimento graduale, in cui entrambi gli animali di specie diversa (uno è canino e l’altro è felino) capiscono i ruoli gerarchici e si sentono rassicurati dalla tua gestione.
Inserimento di un cane in una casa dove è presente un gatto fortemente territoriale
Se siamo in presenza di un gatto fortemente territoriale e dobbiamo inserire un cane con trascorsi poco piacevoli (maltrattamenti, esperienze negative eccetera) potrebbero verificarsi situazioni spiacevoli, se non si agisce con prudenza e professionalità. Ad esempio, una volta che il cane inizia ad impadronirsi degli spazi, potrebbe accadere che il gatto, dalla forte territorialità, possa reagire espletando i suoi bisogni urinari per rimarcare la sua territorialità.
In questo caso è necessario agire ristabilendo i ruoli gerarchici.
Quindi, l’uomo deve intervenire rimproverando il cane ed il gatto, diventando l’unico gestore delle risorse, tra cui – appunto – gli spazi.
Inoltre, bisogna far comprendere al gatto che i privilegi non devono essere scontati ed è necessario impartirgli delle regole ferree. Questo vuol dire non concedere tutto e subito e trattarlo come un predatore felino (patrimonio genetico). Infatti, anche per i gatti è importante scaricare l’istinto predatorio tramite la fase del gioco. In questo modo si otterrà un triplice beneficio:
- il gatto si sfogherà
- si potrà costruire una bella relazione tra felino e umano
- si faciliterà l’inserimento del cane
Da ricordare: è importante attuare un percorso per steps e prevedere, a monte, una strategia educativa fatta di importanti regole per poter inserire animali domestici in una casa dove già ne convivono altri.

Sono entrato nel mondo della cinofilia all’età di 16 anni e pian piano ho fatto della mia passione il mio lavoro. Svolgo attività di educazione/rieducazione comportamentale fornendo solide basi di addestramento alle famiglie .Sono un addestratore cinofilo Enci su suolo nazionale e formatore cinofilo certificato Fcc, nazionale ed internazionale.