Consigli per gestire il cane dopo la Quarantena da Coronavirus
In questo articolo, vorrei affrontare un tema molto importante e delicato, che riguarda tutti noi, ‘’proprietari’’ di cani.

Libertà di movimento limitata a causa del Coronavirus
Questa pandemia ha coinvolto il mondo intero, ed è strano pensare come le cose siano cambiate per ognuno di noi e per le nostre famiglie, soprattutto in termini di: abitudini, ritmi e dinamiche.
Indice dei contenuti
FASE 1 : LA QUARANTENA
Da oltre un paio di mesi, durante questo periodo di fermo, sia le famiglie, sia il mondo del web, stanno realizzando diverse tipologie di “lavori” o giochi, per intrattenere i nostri amici a 4zampe. I cosiddetti giochi di attivazione mentale, accessibili a tutti, e costruiti con oggetti che fanno parte della nostra quotidianità: come scatole di cereali vuote, bottiglie di plastica, cartoncini… e sono utilizzati per “stancare mentalmente’’ il cane, impegnandolo non a livello fisico, impossibile a seguito delle restrizioni avute per la pandemia da Coronavirus, ma appunto a livello intellettivo.
Vi sono diversi quiz, con altrettanti gradi di difficoltà: dal premio nascosto sotto un bicchiere, al risolvere veri e propri labirinti, per ottenere il premio desiderato. Alcuni trabocchetti potranno sembrare banali, ma in realtà, per il nostro amico, saranno veri e propri enigmi, che amplieranno le sue capacità di ragionamento ed autocontrollo, rinforzando l’autostima ogni volta che egli otterrà la meritata vincita.

Gioco di attivazione mentale costruito in casa
Tutto ciò è necessario per ‘’stancare psicologicamente’’ cani iperattivi, e non solo, o costretti ad una sedentarietà forzata (come questo periodo di pandemia), o più frequentemente, cani costretti a riposo a casa, dopo un intervento chirurgico e/o nel post operatorio.
Durante questi passatempi, i conduttori impareranno a ‘’conoscere” il proprio amico, attraverso i comportamenti più svariati di quest’ultimo: dallo stress per la ricerca di un aiuto, fino ad arrivare alla frustrazione ‘positiva’ causata dallo scovare la soluzione più immediata, senza dimenticare la gratificazione e la soddisfazione nel risolvere il quesito e ripeterlo.
Il cane è un animale istintivo. Per esso, imparare i differenti aspetti di ragionamento e calma saranno utili per gestire la tensione nelle diverse situazioni e nei contesti più disperati, ma ancora più necessario nelle relazioni sociali tra intra-specifici e inter-specifici per mantenere un atteggiamento di quiete.
Le più agevolate, in questa quarantena, sono state tutte quelle persone, che hanno sviluppato nel tempo, delle competenze di addestramento e competenze in ambito educativo, costruendo fin da subito, le basi per una sana comunicazione ed un gioco corretto, divertendosi insieme (cane/conduttore), migliorando il rapporto e l’obbedienza generale, essenziale per tutte le razze canine.

Gioco tra Cane e Conduttore
Le meno favorite, a mio avviso, sono state le persone che non si sono mai interfacciate all’addestramento cinofilo o ad un percorso educativo; o coloro che non hanno avuto la possibilità di interessarsi ad un percorso, per l’estrema giovinezza del cucciolo, arrivato magari, poco prima della quarantena. Costoro si sono trovate in serie difficoltà nello stabilire regole in casa idonee, rispettarle e farle onorare a loro volta, per mancanza d’esperienza.
In molti, infatti hanno chiesto aiuto ad educatori/addestratori cinofili, per la gestione del loro cane, arrivato poco prima della quarantena, tramite allevamenti e/o canili, e di conseguenza con esperienze diverse gli uni dagli altri.
Noi professionisti, come altri, ci siamo adoperati al meglio, per trovare soluzioni più consone per un giusto approccio con il nuovo arrivato, e permettere a quest’ultimo di interfacciarsi all’interno della famiglia e della società con sicurezza, spensieratezza e controllo.
FASE 2: USCIRE DALLA QUARANTENA
La convivenza forzata delle famiglie e dei loro animali, ha scaturito, inevitabilmente, momenti di noia, nervosismo e tensione sia per gli umani, sia per i cani, abituati ai nostri ritmi ed orari, ma che, spesso ha portato questi ultimi, a comportamenti ansiosi, aggressivi o remissivi.
I nostri amici a 4 zampe, sono stati, come mai prima, al centro dell’attenzione familiare, e molti di loro, che già manifestavano episodi di attaccamento morboso e ansia da separazione sono stati maggiormente considerati, comportando cosi, un peggioramento considerevole della situazione odierna e futura. Questo avviene perché, molti atteggiamenti del cane, vengono confermati e rinforzati dai loro proprietari tra le mura domestiche, andando così a creare un legame sempre più ‘’indivisibile’’ e malsano; ciò comporterà un lungo lavoro, in termini di tempo ed impegno, per tornare ad una corretta convivenza.
Ripartire con la quotidianità, non sarà impossibile, ma ribadisco ci vorrà dedizione.
Vi consiglio di iniziare fin da subito a lavorare con il vostro amico, per abituarlo o riabituarlo gradualmente alla solitudine giornaliera, iniziando a ridurre il contatto morboso e le continue attenzioni.
- Uno degli esercizi più semplici, per impratichirsi, è quello di chiudere le porte quando vi recate alla toilette, o in altre zone ‘’OFF LIMITS’’ di casa (se non le avete, createle), proprio per evitare di rinforzare questi legami, e se una volta lasciato il vostro amico al di là della porta, dovesse abbaiare, piangere o grattare potrete intervenite correggendolo a voce (senza urla, o agitazione) e richiudendo subito dopo la porta con calma, ma con fermezza.
- Cronometrate il tempo in cui sta da solo e procedete gradatamente, partite con circa 15 minuti di distacco per i cani più morbosi e salite di quarto d’ora in quarto d’ora.
State al di sotto dei 15 minuti
NB: Per le persone che vivono da sole, questi passaggi risultano essere più semplici, perché c’è un unico approccio e viene meno l’incoerenza da parte del proprietario.

Utilizzate una telecamera Wi-Fi
Se invece sotto lo stesso tetto abitano più di una persona, sarà importante che tutti simulino il distacco, chiudendosi singolarmente in una stanza ogni qualvolta ce ne sia la possibilità. La coerenza e la serietà giocano un ruolo rilevante.
- Riprendere con una videocamera il cane quando viene lasciato solo, permetterà di conoscerlo al meglio, ed avere un quadro più completo sui tempi e sulle dinamiche da esso perpetrate.
Richieste eccessive nelle uscite
- Organizzate le giornate in modo da simulare gli orari di lavoro. Per chi svolge un lavoro d’ufficio, ad esempio, dovrebbe mantenere, indicativamente, gli stessi orari, portando in passeggiata il cane verosimilmente nella pausa pranzo, a fine turno ecc…
- Nelle uscite, potrete alternare i giorni in cui saranno utilizzati giochi morbidi ed interessanti per il vostro amico a 4zampe, con cui potrete divertirvi simultaneamente e che vi aiuteranno nello scarico delle sue energie, fino ad arrivare a semplici passeggiate, ma con lunghe percorrenze.
Materiale morbido e professionale
NB: Cercate di suddividere la quantità di giochi che avete a disposizione in due zaini. Nel primo andrete ad inserire i giochi disponibili per casa, consiglio tutti quelli che non piacciono al cane, e glieli fornirete a rotazione, evitando di lasciarli a disposizione, per eludere il rischio che il cucciolone si annoi. Mentre nel secondo zaino, dovrete metterete i ‘’pezzi da 90’’, ovvero, i giochi considerati dal cane più interessanti, che arriveranno solo ed esclusivamente nei momenti di gioco appunto fuori casa.
Questi passaggi, vi aiuteranno ad aumentare la motivazione al di fuori delle mura domestiche, portando su di voi l’interesse del cane ed una corretta associazione al gioco. Cercate sempre di fare poco, ma bene, lasciandolo vincere quando il cane propone il meglio di sé, e terminate la sessione di svago sempre in positivo, e mai con il cane che si gira e vi dà le spalle, perché altrimenti c’è il rischio che le volte successive sarà lui a dettare i tempi.
- Evitate, quantità esagerate di passeggiate a tutte le ore, per prendere una boccata d’aria.
NB: Converrebbe ritornare alle classiche passeggiate per ristabilire anche se in modo parziale, il vostro quotidiano. Si consiglia, pertanto, tre passeggiate per gli adulti e quattro/cinque per i cuccioli giovani.
- Cercate di associare al cane, un rientro a casa con un atteggiamento tranquillo, evitando l’iper-eccitazione all’interno dell’abitazione, avendo voi in primis, un ruolo calmante: premiando e confermando SOLO quando, questo si è calmato infatti, il momento migliore per dare attenzioni, perché la bestiola tenderà a ripetere il comportamento da noi gradito.
Numerose ricerche scientifiche svolte in tutto il mondo, dimostrano che: la distruttività, le vocalizzazioni e l’evaquazione e/o l’ingestione di feci, appaiono soprattutto in mancanza del proprietario, e in larga scala queste manifestazioni sono caratterizzate da uno stato ansioso sofferto dal vostro Fido.
Ci tengo a precisare che non tutti i cani che mettono in atto questi tipi di comportamenti soffrono di ansia da separazione.
Ci sono problemi legati a determinate patologie e vengono scambiati per problemi ansiosi, ma come si suol dire, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio; ad esempio un cane che urina in casa senza riuscire ad aspettare la passeggiata quotidiana, spesso può trattarsi di fenomeni legati a problemi urinari o a cistiti croniche che vengono scambiati per ansia da separazione.
L’ansia da separazione è una problematica che può e deve essere controllata.
Ogni situazione ha le proprie particolarità e differenze, e bisogna tener conto che non si risolve MAI dall’oggi al domani, ma che servirà pazienza per modificare, in primis le abitudini del conduttore e i comportamenti di quest’ultimo, per poi modificare gli aspetti risultati scorretti da parte del cane.
Se si è disposti a collaborare con un valido professionista, i risultati possono essere sorprendenti.
In attesa di un ritorno alla normalità, auguro un buon rientro a tutti!
VUOI SCOPRIRE COME MIGLIORARE L’EDUCAZIONE E L’ADDESTRAMENTO DEL TUO FEDELE AMICO A QUATTRO ZAMPE?
Completa il modulo seguente, ti ricontatteremo a breve

Sono entrato nel mondo della cinofilia all’età di 16 anni e pian piano ho fatto della mia passione il mio lavoro. Svolgo attività di educazione/rieducazione comportamentale fornendo solide basi di addestramento alle famiglie .Sono un addestratore cinofilo Enci su suolo nazionale e formatore cinofilo certificato Fcc, nazionale ed internazionale.