Ansia da separazione del cane: come gestirla?
Ansia da separazione del cane: è uno dei problemi più diffusi. Per risolverla è importante educare il cane con comportamenti graduali.
Il tuo cane soffre di ansia da separazione? Ogni volta che devi uscire di casa il tuo amico a quattro zampe piange, si lamenta o inizia ad abbaiare continuamente?
Quando rientri a casa, anche se sei stato fuori solo qualche ora, trovi i tuoi ambienti in disordine?
Allora, il tuo cane potrebbe soffrire di ansia da separazione. Tuttavia, è bene specificare che – in molti casi – potrebbe trattarsi solo di semplici capricci o di modi per attirare la nostra attenzione.
Al pari dell’eccessiva aggressività anche l’ansia da separazione è tra i comportamenti più comuni e più difficili da gestire.
Diversi studi hanno dimostrato che oltre il 70% dei cani domestici soffre di questa patologia che, proprio al pari di una paura o di un’ansia umana, deve essere trattata con consapevolezza e gradualità.
Questo accade per svariati motivi, primo tra tutti il fatto che le nostre vite sono sempre piene tra lavoro e impegni e il tempo da dedicare al nostro amico a quattro zampe diventa sempre meno. Quindi, come fare per conciliare l’elemento della socialità insito in tutti i cani e i nostri impegni senza far ammalare il nostro fedele amico della tanto temuta ansia da separazione?
Partiamo dall’inizio. Se stai per adottare un cane e sei già consapevole che trascorrerai molto tempo fuori di casa è importante che tu scelga la razza più adatta. Infatti, nonostante tutti i cani siano animali eminentemente sociali che adorano stare in compagnia di altri cani e degli esseri umani, esistono delle razze che soffrirebbero particolarmente della tua mancanza. Fanno parte di quest’ultime tutte quelle definite “da salotto” o “da difesa” e “da guardia della proprietà privata”. Di contro, potrebbero tollerare meglio qualche ora di solitudine quotidiana i cani nordici, i segugi o i cani da pastore difensori del gregge detti anche da ‘’Guardianina’’, proprio per una questione genetica. Ad ogni modo, è bene precisare che non esiste una razza in assoluto a cui piace stare da sola.
Ricorda: il cane è un animale sociale e da branco; quindi, è importante dedicargli tempo e attenzione.
Alcuni esercizi utili
Il primo consiglio da applicare per l’educazione corretta del tuo amico a quattro zampe è quello di trascorrere del tempo qualitativamente elevato insieme a lui. Quindi, anche se trascorri molto tempo fuori di casa per lavoro, è fondamentale dedicare il tempo del gioco e delle attenzioni al tuo cane. Un esercizio utile per ridurre l’ansia da separazione o comportamenti che possono essere confusi con essa è quello di abituare gradualmente il tuo fedele amico a non seguirti in ogni punto della casa. Un esempio su tutti? Quando ti rechi in bagno lascia il tuo cane al di fuori della porta. È bene abituarlo in maniera costante e graduale tutti i giorni con questo semplice esercizio. Così facendo, capirà che quello è il tuo spazio e che non lo stai abbandonando.
In generale, gli spazi vanno gestiti sempre in maniera ponderata e con cautela. Il secondo consiglio che vogliamo darti è quello di dosare le attenzioni al tuo rientro. Il cane deve percepire che è del tutto normale che tu trascorra del tempo lontano da lui: se, invece, rincasando elargisci troppe coccole e attenzioni percepirà che quella non è la normalità. Di contro, dopo qualche minuto dal tuo rientro, è importante giocare con lui affinché capisca che non sei in collera con esso.
Il consiglio in più
Non elargire troppe attenzioni, parole e carezze prima di andar via. Il cane non capisce nulla di quello che gli dici e in più percepisce l’allontanamento come una cosa dolorosa.

Sono entrato nel mondo della cinofilia all’età di 16 anni e pian piano ho fatto della mia passione il mio lavoro. Svolgo attività di educazione/rieducazione comportamentale fornendo solide basi di addestramento alle famiglie .Sono un addestratore cinofilo Enci su suolo nazionale e formatore cinofilo certificato Fcc, nazionale ed internazionale.